Parrocchia Sant'Antonio di ALBEROBELLO

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Si è giunti alle 45° edizione del Presepe Vivente , come ogni anno ricordiamo che il Presepe Vivente è un evento religioso e non folkloristico.
Le date di quest'anno sono: 26-27-28-29 dicembre in caso di pioggia il recupero è previsto per il 30 dicembre.
La sua realizzazione è guidata da un “particolare messaggio” diverso ogni anno. Quest'anno parleremo di verità e misericordia. L’ingresso al Presepe è da sempre gratuito. Tutta la manifestazione si regge sul volontariato.
Si consiglia la prenotazione dei biglietti di ingresso per la visita al Presepe
Telefonare ai seguenti numeri: 333 5222150 - 333 3261655. La prenotazione fornisce un orario di massima per l’ingresso al Presepe.
I biglietti devono essere ritirati almeno un’ora prima dell’orario prenotato.
Il non rispetto di tale termine fa decadere la prenotazione offrendo ad altri la possibilità di ingresso. La biglietteria è collocata nei pressi del Palazzo Municipale. Al Presepe si accede dal parcheggio di Largo Martellotta.                                                                                                                     

 Per tutte le informazioni e prenotazioni è possibile visitare il seguente sito: http://www.dabetlemmeagerusalemme.it/

Messaggio 2015: MISERICORDIA E VERITA’ SI INCONTRERANNO  ( Sl 84 )

La Verità è necessaria. Sempre!

Anche  quando crediamo possa far male, anche se non sostiene le nostre idee, anche se può sembrare poco di moda, soprattutto perché ognuno  pretende di avere la propria.

La Misericordia è fondamentale. Sempre!

Anche quando pensiamo che ci siano situazioni,  persone, offese  che non possano essere perdonate, soprattutto perché ognuno  pretende di sapere che cos’è la giustizia.

Gesù di Nazareth, 2000 anni fa, ha affermato di essere venuto proprio per insegnarci ad amare, a perdonare  e  per dare testimonianza alla Verità.

Che cos’è, allora, il Natale?

E’ l’occasione per dare inizio all’ascolto, alla ricerca  della Verità .

É la parola vera che ci  sconvolge , che  ci scandalizza, presentando l’unico volto di Dio: Misericordia.

É il dono di un Dio che si fa bambino e viene ad abitare in mezzo a noi.

E che cosa c’è di  più vero, di più  pulito, di più  unico del corpo di un bambino: splende senza la necessità di lustrarlo, è  nudo  e,  per questo, incapace di fingere.

Non potente, quindi, non lontano, ma un Dio fragile e vicino!

Un Dio che ci viene incontro!

Un Dio che serve e non si fa servire!

Un Dio Padre  che perdona  e fa  festa per i  figli che  hanno il coraggio di “ ritornare”!

Un Dio pastore che non dimentica neppure una delle sue pecore!

Un Dio che ricompensa Giustamente  tutti coloro che  “ rispondono” alla  chiamata!

Un Dio che ci ama anche quando viviamo nel “ fango” e sa aspettare il nostro riscatto!

Un Dio che esalta gli umili e disperde i superbi nei pensieri del proprio cuore!

Un Dio che soccorre e consola chi ha bisogno e non passa mai oltre!

Un Dio, insomma,  che è nato, è morto ed è risorto per noi e ci ha rivelato quali sono le verità fondamentali per la nostra vita: figli dell’unico Padre, tutti fratelli tra noi, sempre da lui cercati e attesi, destinati alla  pace e non alla guerra!

In quel  Dio Bambino del presepe si adempiono le Scritture e, così, Misericordia e Verità s'incontrano, Giustizia e Pace si baciano!

Perché  Misericordia è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita, dice Papa Francesco.

Guai, allora, a chi si fa immagini diverse di Dio!

Guai, a chi  giudica e uccide nel nome di Dio!

Guai, a chi non ha misericordia nel proprio cuore e non lo apre al perdono, alla speranza!

Neppure l’Amore sconfinato di Dio potrà  perdonare  chi non perdona!

Il “rischio” più grande  per i visitatori di un presepe potrebbe essere, allora, proprio quello di  commuoversi  e  “ non muoversi”,  di guardare  e “ non  vedere” , di cercare e  “non trovare”  Gesù  che, invece, abita  nel mondo di ogni giorno e che aspetta che ciascuno di noi si converta  e torni  bambino, che  strappi via dal cuore e dagli occhi  rabbia, odio, rancore  e sia finalmente disposto a “ rimettere  le colpe “  al proprio fratello.                                                                                                        

Don Beppe