Parrocchia Sant'Antonio di ALBEROBELLO

confessione 2

Cristo sì, Chiesa no! Me la vedo personalmente con Dio!: discorsi tanto frequenti sulle labbra dei fedeli e degli... infedeli! Ma Dio ha voluto la Chiesa come segno visibile della sua presenza nel mondo. La Chiesa è il cammino di Dio verso gli uomini di tutti i tempi, è sacramento.

Sacramento è qualunque realtà visibile che contenga, manifesti e comunichi una realtà soprannaturale. Il primo sacramento è Gesù stesso: sembrava un uomo qualsiasi, in realtà era lo strumento attraverso il quale il Padre salvava l’umanità. Il Cristo strumento necessario per essere salvati, continua la sua azione attraverso i secoli mediante la Chiesa.

Conseguenze per il sacramento della penitenza.

- La riconciliazione con Dio ci è data attraverso la Chiesa. Il paralitico (Mc 2,1-12) è stato aiutato da quattro amici per arrivare a Gesù: non è azzardato vedere in questi uomini la mediazione della Chiesa. Il sacerdote agisce in nome di Cristo e della comunità ecclesiale: Attore di questo evento sacramentale non è solo Dio; è anche la Chiesa.

- La nostra riconciliazione con Dio è un fatto ecclesiale. La Chiesa è santa e peccatrice insieme: santa perché salvata da Cristo; peccatrice perché le sue membra cedono al male. In un corpo un membro malato è un danno e una sofferenza per il corpo intero; se guarisce, tutto il corpo ne acquista beneficio. Se ci convertiamo, è la Chiesa intera che si riconverte; se vinciamo il peccato, è la Chiesa intera che vince il peccato. Il nostro gesto coinvolge tutta la Chiesa.

- La nostra riconciliazione è anche con la Chiesa. Se il peccato è il rifiuto di comunione con Dio e con i fratelli, la riconciliazione è il ristabilimento della comunione con Dio e con i fratelli, ossia con la Chiesa. Nella celebrazione della penitenza il sacerdote rappresenta Dio e la Chiesa. Confessando a lui i nostri peccati, li confessiamo a Dio e alla Chiesa; ricevuto da lui il perdono dei peccati, riceviamo il perdono di Dio e della Chiesa.

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