battezzarePerché chiedere il battesimo?

Per rispettare una tradizione di famiglia?

Per compiacere una nonna?

Perché il vostro bambino abbia una religione?

Per dargli dei valori?

Certo, tutte queste ragioni sono buone e rispettabili, ma non essenziali!

Col battesimo, il vostro bambino entra nella famiglia di Dio, appartiene a Cristo al quale è affidato. Egli è preso, fin dalla sua più giovane età, dall’amore del Padre. E questo è essenziale!

Chiedere il battesimo per il proprio figlio, è impegnarsi anche nel trasmettergli il messaggio di Gesù, non è un ostacolo alla sua libertà.

Al contrario, è dargli i mezzi per esercitarla più tardi, con ogni conoscenza di causa. D’altra parte a voler essere coerenti, di questo passo bisognerebbe non insegnare ai bambini nessuna lingua, non inculcare loro alcun principio, lasciando che un giorno decidano da se stessi quale norma di comportamento adottare. In realtà quando avete messo al mondo vostro figlio, gli avete forse chiesto il permesso?

Ovviamente non era possibile chiedergli l’autorizzazione a nascere, ma sapendo che l’esistenza è un dono immenso, avete supposto che un giorno vostro figlio vi sarebbe stato riconoscente di ciò. Si chiede forse il permesso a una persona prima di farle un dono?

Che dono sarebbe?

Ora il battesimo è la vita divina che ci viene gratuitamente regalata. Non è violare la libertà dei figli, far si che, i neonati possano ricevere questo dono all’alba stessa della vita. Il battesimo dei bambini risale agli inizi della Chiesa è si è propagato lungo i secoli. Nel Vangelo, Gesù manifesta che Dio ama i bambini ancor prima che lo conoscono. Lasciate che i piccoli vengano a me, non lo impedite loro, poiché è a chi è simile ad essi che appartiene il Regno dei Cieli (Mt 19,14).

Facendo battezzare i loro bambini, i genitori decidono di affidarlo ad un amore grande e profondo, ben più grande del loro, quello di Dio.

(continua)